sabato 6 novembre 2010

Anche l'amore


Gli Angeli non lo sanno che tutto ha un prezzo. Anche l'amore. E prima o poi il conto arriva.



Gli Angeli questo non lo sanno, ma non sempre le parole dicono. Anzi quasi mai.



E no, gli Angeli non lo sanno ma prima o poi per ognuno di noi, per un motivo o per un altro, arriverà il momento in cui non si è più funzionali a una situazione, a un gruppo, a una circonstanza, a una contingenza e quel non essere più funzionali, anzi estranei, può portare con se grandi conseguenze.



Gli Angeli credono che la vita sia cosa semplice, eh si, così come la vedono loro. Che il bianco sia bianco ed il nero, nero. Credono che il fatto di crescere, di cambiare, di diventare altro non porti conseguenze. Si gli Angeli credono e hanno una fede ferrea.



Gli Angeli crescono e diventano o sembrano dover diventare delle bellissime donne... o un qualcosa/qualcuno che disturba la normale routine, la vita poveraccia fatta di anni di ordinaria normalità.



Gli Angeli come Sarah non sanno poi che la famiglia è il luogo dove avvengono cose meravigliose, ma anche le più terribili e si fidano sempre, perché è nella loro natura.


La vita è quell'istinto forte che non è facile reprimere, eppure a volte sembra legata ad un filo sottilissimo e spezzarla è davvero un attimo. E' possibile che sentimenti più o meno forti e viscerali, che dovrebbero essere naturali, intrinsechi nella natura dell'uomo siano più forti della vita stessa che li genera? Si può uccidere per gelosie piccole e miserabili o per motivi che altro non sono che piccole meschinità?



Gli Angeli come Sarah non sanno un sacco di cose di questa vita, e capita che nel giro di pochi minuti siano costretti a scoprirle in tutta la loro crudezza. In quei pochi attimi di vita consapevole, scaraventati di colpo nella vita adulta, che il loro destino o compagni di vita maledetti hanno loro concesso capiscono. Spero che per Sarah siano stati brevi e che ora dov'è possa ricordare solo ciò che di bello la sua breve vita le ha dato. Le miserie umane di questa mestissima valle di lacrime forse non arrivano nel suo paradiso, forse restano a noi che sconcertati assistiamo e vorremmo capire, ma abbiamo paura dei significati oscuri dell'agire umano, che apriamo scatole cinesi riempite di orrore, che svitiamo matriosche gravide di mostruosità e che ci affacciamo a baratri di cui la vertigine ci obbliga a chiudere gli occhi, pena l'essere inghiottiti senza pietà.

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