martedì 9 novembre 2010

Eccoli, arrivano!

Eccoli che arrivano in massa, una settimana fa non c'era nessuno ad assistere a quell'alba livida che con le prime luci del giorno mostrava il disastro. Nessuno quando la gente svuotava le case e i capannoni dal fango, in mezzo alle masserizie, ai materassi e ai topi che galleggiavano. Quando il Veneto era troppo piegato, allagato, arrabbiato. Quando si contavano i morti, ieri a Caldogno il primo funerale, non è venuto nessuno, nemmeno una cicca di sottosegretario.
Arrivano invece oggi due "pezzi grossi", e il terzo è atteso domani. Wow finalmente si sono accorti che esistiamo! Anche nei giornali da oggi esistiamo! Ma è difficile non pensare che i pezzi grossi siano stati richiamati dalle minacce di Confindustria, Artigiani e Commercianti che minacciano lo sciopero fiscale. Ah lo spettro dello sciopero fiscale dei Veneti, perché malgrado qualcuno per depistare, confondere, anacquare, continui a dire che gli evasori fiscali stanno in Veneto, chi deve sapere sa che invece il Veneto è un gran contribuente! Fa paura la rivolta della disperazione, si dice sempre: attenti all'ira dei miti, perché citando Piovene, i Veneti hanno morbidezza d'animo.
In questi 7 giorni i Veneti si sono scoperti soli nella tragedia, mai altra comunità era stata lasciata così sola davanti al disastro e fra aziende che non riapriranno i battenti, bilanci saltati, produzione azzerata, scuole chiuse, case inagibili, emergenza sanitaria per 200.000 capi di bestiame annegati e lasciati li, i Veneti forse per la prima volta alzano la voce e lo fanno per minacciare. Basta abbassare la testa e dire "comandi sior paron". Lor signori del palazzo lo sanno che se i Veneti non risponderanni alla chiamata del prossimo 30 novembre ci sarà da preoccuparsi. Eccome.
Chiudo citando il titolo dell'editoriale di Pittalis del Gazzettino di oggi: "Anche l'Italia deve saper dire: siamo tutti Veneti" e rivolgo un pensiero al Presidente Napolitano: dopo tanto suo parlare di unità d'Italia nel 150° anniversario, peraltro in modo a mio dire stucchevole e poco attento a chi a ragion veduta invece ha nel cuore un'altra storia, diversa da quella imposta dai libri di scuola, dopo tanto dire che siamo tutti italiani, ce lo dimostri che è davvero così, perché qui l'impressione, sig. Presidente, è tutt'altra!

1 commento:

  1. Perchè noi (senso di appartenenza, quello è sempre molto forte, anche a 250 km di distanza) non urliamo, non facciamo piazzate, ma in silenzio ritiriamo su i nostri cocci... Però se ci incazziamo facciamo paura! E forse è ora che qualcuno un po' di paura l'abbia!

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